Nell’attuale scenario industriale, l’imballaggio alimentare non ha solo il compito di proteggere e conservare i prodotti, ma è anche un indicatore della responsabilità ambientale delle aziende. Con il crescente impatto dell’inquinamento e dei rifiuti, il packaging alimentare deve ora rispondere a standard sempre più elevati di sostenibilità, contribuendo alla riduzione dell’impronta ecologica.
I Materiali a Contatto con Alimenti (MOCA) devono rispondere a requisiti di sicurezza e sostenibilità, e molte aziende stanno investendo in certificazioni e innovazioni che assicurano conformità e responsabilità.
La sostenibilità del packaging non si limita alla scelta dei materiali, ma implica una gestione consapevole dell’intero ciclo di vita dell’imballaggio, dalla produzione al riciclo.
Grazie all’evoluzione delle normative e all’aumento della consapevolezza ambientale, le aziende del settore alimentare sono ora chiamate a integrare criteri ecologici e di sicurezza nei loro processi. In questo articolo, esploreremo le normative, le certificazioni e le migliori pratiche che rendono il packaging alimentare sostenibile e conforme ai requisiti di sicurezza alimentare.
Materiali a contatto con alimenti più utilizzati
Nel settore del packaging alimentare, i materiali più utilizzati comprendono vetro, plastica, metallo, carta e cartone. Ciascuno di questi materiali ha caratteristiche specifiche che rispondono a diverse esigenze di conservazione e distribuzione.
Il vetro, per esempio, è utilizzato da decenni per la sua capacità di mantenere l’integrità dell’alimento senza alterare il sapore o le proprietà nutritive.
La plastica è uno dei materiali più comuni per il packaging, grazie alla sua versatilità e resistenza, ma richiede una produzione responsabile per evitare contaminazioni.
Il metallo, invece, è particolarmente adatto alla conservazione a lungo termine, mentre carta e cartone offrono soluzioni sostenibili, pur necessitando di trattamenti che li rendano idonei al contatto alimentare.
La scelta dei materiali da utilizzare dipende quindi non solo dal tipo di alimento, ma anche dalle esigenze di sostenibilità e conformità alle normative.
Perché è importante il packaging? Qual è il suo scopo?
Il packaging alimentare riveste un’importanza centrale non solo per proteggere e conservare il prodotto, ma anche per fornire informazioni essenziali al consumatore. Tra le funzioni principali vi è quella di protezione dagli agenti esterni come umidità, luce e ossigeno, che possono deteriorare rapidamente i cibi.
Un altro scopo del packaging è la trasmissione di informazioni chiare e trasparenti al consumatore, grazie all’etichettatura. La data di scadenza, gli ingredienti, le istruzioni per la conservazione e le avvertenze per soggetti allergici sono solo alcuni dei dati che il packaging fornisce, contribuendo a un consumo più sicuro e consapevole.
Infine, il packaging rappresenta anche un mezzo per migliorare la visibilità del brand e attrarre i consumatori, supportando le strategie di marketing e rendendo il prodotto più appetibile agli occhi dei potenziali acquirenti.
Pericoli per la salute dell’uomo correlati a errati materiali per il contatto alimentare
La sicurezza dei materiali a contatto con gli alimenti è un tema centrale, in quanto materiali non idonei possono rilasciare sostanze pericolose per la salute. Tra le principali sostanze incriminate vi sono il bisfenolo A (BPA), ftalati e metalli pesanti, che possono migrare dagli imballaggi agli alimenti e rappresentare un rischio per la salute, soprattutto se ingeriti per periodi prolungati.
Gli errori nella scelta dei materiali possono anche aumentare i rischi di contaminazioni microbiologiche. Materiali non sufficientemente isolanti o privi delle adeguate proprietà barriera possono permettere la proliferazione di batteri, causando infezioni alimentari e altre patologie.
Le normative europee e internazionali stabiliscono rigidi controlli sui materiali a contatto con alimenti, e le aziende devono seguire procedure di conformità per assicurare la protezione della salute dei consumatori e prevenire possibili rischi tossicologici.
Quali sono le implicazioni ambientali dei rifiuti del packaging
Il packaging è responsabile di una significativa quantità di rifiuti, molti dei quali sono difficili da smaltire o riciclare, con conseguenti impatti negativi sull’ambiente. La plastica, uno dei materiali più utilizzati, è notoriamente resistente alla biodegradazione, e i suoi residui possono persistere nell’ambiente per decenni, causando inquinamento nei mari e nei terreni.
Le aziende del settore stanno cercando di ridurre l’impatto ambientale adottando soluzioni di packaging più sostenibili, come materiali compostabili e riciclabili. Questi nuovi materiali rappresentano un importante passo avanti, ma richiedono un’infrastruttura di riciclo adeguata e una gestione responsabile dei rifiuti.
Inoltre, una strategia di riduzione dei rifiuti prevede la progettazione di imballaggi più leggeri e di dimensioni ottimizzate, che riducono il volume dei rifiuti generati e migliorano l’efficienza della logistica. In questo modo, il packaging alimentare può contribuire a una gestione più sostenibile delle risorse.
Requisiti obbligatori dei MOCA
I Materiali a Contatto con Alimenti (MOCA) sono disciplinati da normative rigorose che stabiliscono i requisiti per la sicurezza e la conformità. Vediamo le principali:
- Regolamento CE n. 1935/2004. Questo regolamento stabilisce i requisiti generali per tutti i materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (MOCA) nell’Unione Europea. L’obiettivo è garantire che questi materiali non rilascino sostanze in quantità tali da compromettere la salute dei consumatori o modificare le caratteristiche organolettiche degli alimenti. Tra i principi chiave del Reg. 1935/2004 vi è l’obbligo per i produttori di garantire la tracciabilità dei materiali lungo la filiera e di effettuare test di migrazione per assicurarsi che le sostanze non superino i limiti di sicurezza. È considerato il regolamento quadro per i MOCA in Europa, dal quale derivano normative più specifiche per diversi tipi di materiali.
- Regolamento UE n. 10/2011. Il Regolamento UE 10/2011 è una normativa specifica per i materiali plastici a contatto con alimenti. Stabilisce le condizioni per l’uso di plastiche destinate al contatto alimentare, regolando i materiali e le sostanze autorizzate e fissando limiti per la migrazione specifica di alcune sostanze chimiche, in particolare quelle potenzialmente tossiche. Include l’obbligo per le aziende di eseguire test di migrazione e di presentare dichiarazioni di conformità per assicurare che i prodotti siano sicuri per il consumatore finale.
- Regolamento CE n. 2023/2006. Conosciuto come regolamento sulle buone pratiche di fabbricazione (GMP) per i MOCA, il Regolamento CE 2023/2006 stabilisce i requisiti di produzione per i materiali e gli oggetti a contatto con alimenti. Questo regolamento assicura che i processi produttivi siano controllati e documentati adeguatamente per evitare contaminazioni e per garantire che i materiali prodotti siano sicuri e di qualità. La norma si concentra su aspetti come il controllo di qualità, la formazione del personale e la gestione dei materiali durante la produzione.
- Regolamento UE n. 1616/2021. Il Regolamento UE 1616/2021 stabilisce i requisiti per l’uso di plastiche riciclate nei materiali e oggetti destinati a entrare in contatto con gli alimenti. L’obiettivo è garantire che le plastiche riciclate siano sicure e di qualità sufficiente per l’uso alimentare, regolando i processi di riciclo e le condizioni per il riutilizzo della plastica. Tra i requisiti principali, vi sono l’obbligo di certificare i processi di riciclo e di eseguire test che dimostrino la sicurezza del materiale riciclato.
Il rispetto di queste normative è fondamentale per le aziende del settore, che devono garantire che i propri materiali siano sicuri e conformi attraverso test di migrazione e altre verifiche di conformità. Le aziende devono inoltre assicurare la tracciabilità lungo tutta la catena di approvvigionamento, permettendo una gestione trasparente dei materiali utilizzati nel packaging.
Il rispetto dei requisiti MOCA è una garanzia per il consumatore e una protezione per le aziende, che evitano così rischi legali e danni alla reputazione.
Certificazioni per il settore packaging
Le certificazioni sono uno strumento indispensabile per le aziende che operano nel settore del packaging, in quanto dimostrano l’impegno per la sicurezza alimentare e la sostenibilità. Tra le certificazioni più diffuse vi sono:
- BRCGS Packaging Materials. La BRCGS (Brand Reputation Compliance Global Standards) Packaging Materials è una certificazione che stabilisce standard rigorosi per la sicurezza, qualità e conformità dei materiali da imballaggio. È uno dei principali standard per la gestione della sicurezza alimentare nel settore del packaging e copre tutti i tipi di imballaggi, siano essi destinati al contatto diretto con alimenti o meno. La certificazione è riconosciuta a livello globale e prevede un sistema di gestione della qualità che include aspetti come l’igiene, la sicurezza e la tracciabilità dei materiali.
- IFS PACsecure. IFS PACsecure è uno standard specifico per garantire la sicurezza e la qualità dei materiali di imballaggio. È parte della famiglia degli standard IFS (International Featured Standards) ed è progettato per rispondere alle esigenze dei produttori di imballaggi alimentari. La certificazione IFS PACsecure si concentra sul controllo dei processi di produzione e mira a minimizzare i rischi di contaminazione. L’adozione dello standard dimostra un forte impegno verso la sicurezza alimentare e la conformità normativa.
- ISCC (International Sustainability & Carbon Certification). La certificazione ISCC si applica ai materiali sostenibili e rinnovabili, inclusi i materiali plastici riciclati e le biomasse. È utilizzata nel settore del packaging per garantire che i materiali siano prodotti e gestiti in modo sostenibile, e che abbiano un basso impatto sull’ambiente in termini di emissioni di carbonio. La certificazione ISCC è riconosciuta a livello internazionale e si applica a tutta la catena di fornitura, assicurando la tracciabilità e il rispetto di criteri ecologici e sociali.
- FSSC 22000 Packaging. La certificazione FSSC 22000 è uno standard riconosciuto a livello internazionale per la gestione della sicurezza alimentare, specificamente adattato ai produttori di packaging alimentare. Si basa sugli standard ISO 22000, ISO/TS 22002-4 e altri requisiti aggiuntivi, con un focus su sicurezza, qualità e tracciabilità. L’FSSC 22000 Packaging garantisce che l’intera catena produttiva sia sicura e conforme, riducendo i rischi di contaminazione e garantendo che gli imballaggi siano adatti all’uso nel settore alimentare.
Queste certificazioni offrono garanzie sulla qualità dei materiali e dei processi, aumentando la fiducia del consumatore e migliorando la reputazione dell’azienda. Inoltre, le certificazioni permettono alle aziende di accedere a nuovi mercati e di rispettare i requisiti richiesti dai grandi distributori.
L’adozione di certificazioni rappresenta un valore aggiunto per le aziende, facilitando la gestione delle normative e contribuendo a una maggiore competitività sul mercato globale.